
Non importa che mettiate gli occhiali o stropicciate gli occhi pensando di aver letto male, questo Montevertine Γ¨ un Vino da Tavola di Toscana Riserva, due termini impossibili da legare se non per autodefinizione, due termini che stonano solo agli occhi di chi non ne conosce la storia che sto per raccontarvi.
L’uscita di Montevertine dal Consorzio del Chianti Classico Γ¨ storia datata 1984 ed era un passo giΓ scritto per chi come Sergio Manetti fin dal suo avvento nel podere raddese non credeva all’utilizzo di uve bianche e soprattutto puntava al Sangiovese in purezza. E’ cosΓ¬ che nacquero i suoi Vini da Tavola. La parola “riserva” Γ¨ invece un’aggiunta di pepe ad un piatto giΓ speziatissimo: non si limitava a considerare il suo vino migliore di tanti Chianti Classico Riserva, lo voleva puntualizzare fregandosene delle multe che ogni anno gli piovevano sulle spalle.
Un vino dall’integritΓ disarmante, si intuisce anche solo dal colore, un rubino di una brillantezza accecante. Bouquet elegante e profondo che spazia dalla violetta, passando per piccoli frutti rossi e neri di bosco per finire sul pepe e il chiodo di garofano. Il sorso conferma quanto visto e quanto sentito: regna l’armonia. Di Montevertine ne ho bevuti tanti ma questa Riserva 1996 la metto di diritto tra i migliori assaggi mai fatti. Un pezzo di storia che porterΓ² per sempre nel cuore.