Vinitaly 2024: numeri e pensieri

Prima di scrivere le mie impressioni sulla 56^ edizione di Vinitaly mi sono volutamente preso del tempo per raccogliere le valutazioni dei tanti addetti al settore e non che sono uscite nelle precedenti settimane.

Partiamo con le cose oggettive, ovvero i dati relativi a questa edizione 2024: 97 mila presenze, in linea pur con un leggero aumento rispetto al 2023. Stesso trend che si riscontra sulle presenze degli operatori esteri, 1/3 del totale, provenienti da 140 paesi. L’incremento più sostanzioso è rappresentarsi dai 1200 top buyer, 1/5 in più rispetto all’anno passato. Altro dato importante è quello dell’incremento delle presenze al Vinitaly and the city, che fa segnare un +11% con circa 50 mila degustazioni totali.

Un anno fa scrivevo come ormai in Italia i due eventi che la fanno da padrone si stiano sempre più differenziando rivolgendosi ad un pubblico completamente diverso: FIVI per il B to C e Vinitaly per il B to B. Molti sono stati i passi volti verso questa linea da Vinitaly negli ultimi anni (aumento del prezzo dei biglietti per i visitatori, giornate specifiche dedicate ai wine lovers, stand ricettivi per soli appuntamenti…) a cui però dobbiamo riconoscere quella che ormai possiamo definire l’altro lato della fiera, ovvero il fuori salone. Vista la notevole crescita di presenze di Vinitaly and the city oggi possiamo dire che c’è un’alternativa valida a chi vuole viversi comunque Vinitaly pur non essendo un operatore.

Il mio pensiero personale è che il tutto vada contestualizzato con quello che è attualmente il panorama mondiale delle fiere sul vino e della loro utilità. Se le quotazioni di Pro Wein sembrano scendere, quelle di Wine Paris salgono vuoi per la novità, vuoi per l’organizzazione, vuoi sopratutto per il contesto… Düsseldorf non è certo Parigi. Verona ha un grande vantaggio e cioè quello di essere Verona: attrazione turistica italiana per eccellenza che in quei giorni fa sold out di presenze in tutte le strutture ricettive, ristoranti e locali.

Più che quantificare le presenze dei visitatori sarebbe molto interessante capire il reale ritorno degli espositori. I costi da sostenere sono certamente importanti, non parlo soltanto dello stand, ma di tutto quello che ruota intorno tra alloggi, eventi, cene con clienti, trasferimenti… Se da un lato si investe sull’immagine dell’azienda dall’altro lo si fa per ottenere nuovi contatti e canali di distribuzione. Parlando con molti produttori le opinioni sono contrastanti e talvolta diametralmente opposte. Si dice spesso banalizzando che la verità sta in mezzo. In un mondo che cambia così rapidamente e dove la digitalizzazione è sempre più segnante, la sfida è quella di innovare anno dopo anno, stando al passo con i tempi e possibilmente anticipando i futuri scenari. Credo a mio avviso che molto è stato fatto e moltissimo ci sarà da fare. L’evoluzione è in atto e sono curioso di vedere anno dopo anno dove ci porterà.

Lascia un commento