📍 San Pietro in Cariano (VR)
🍇 Garganega, Trebbiano toscano, Sauvignon Blanc, Chardonnay, Corvina, Corvinone, Rondinella, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Syraz, Teroldego, Croatina, Oseleta, Sangiovese, Marzemino
⏳ Uve raccolte in base al tempo di maturazione, riposano in plateau per il tempo della vendemmia (circa 40 giorni). Vinificazione in accaio e cemento, affinamento in barrique di rovere francese per circa 2 anni oltre a 6 mesi di bottiglia.
🌡 15% Vol.
Può un blend di così tante varietà rappresentare una cantina? Sì, mia personalissima opinione. Partiamo dall’etichetta in questo caso molto significativa: pezze di numerosi colori rimandano al costume di Arlecchino ed alla moltitudine di vitigni che si fondono in questo vino, la meridiana e l’orologio rappresentano invece il tempo esatto. Il nome “Kairos” deriva dal greco e significa “conveniente, opportuno, per il momento giusto”, “nomen omen” direbbero i latinisti. Un vino che se non conosci si presenta in maniera più semplice di quello che è realmente, grande beva, bella concentrazione e ampiezza al palato, tanti profumi al naso. Serve soffermarsi un pò per capirne le sfaccettature, analizzarne le peculiarità. La bottiglia era bendata, nessuno l’aveva mai assaggiato prima (tranne il sottoscritto), nonostante ciò più di uno ha pensato al veronese ed alla Valpolicella, certo non la “classica” Valpolicella, ma ad un territorio che generalizzando regala vini con determinate caratteristiche. Rubino brillante. Potente al naso dove esplode di frutta rossa matura, spezie piccanti e dolci, foglia di tabacco, cacao. Il sorso è pieno, avvolgente e caldo ma dotato di buona freschezza e di un tannino di buona trama. Finale lungo e dalla scia leggermente dolce. E’ questa la forza del Kairos, oserei dire il suo miracolo: riesce ad unire una moltitudine di sfaccettuature e lo fa rendendosi unico e riconoscibile. Non stai bevendo un’accozzaglia di oltre 15 vitigni, stai bevendo un tutt’uno che d’ora in poi riconoscerai facilmente.