Chardonnay Centro Italia a confronto

🔸Cervaro della Sala 1998

🔸Castello di Monsanto 2002

Premesso che non sono entrambi Chardonnay in purezza (nel Cervaro è prevalente ma c’è un po’ di Grechetto), ci sono 4 anni di differenza tra i due (anche se superata una certa età la differenza si assottiglia), decidiamo di servirli bendati per metterli a confronto.

Alla vista Monsanto presente un colore paglierino intenso con sfumature dorate, dimostra moltissimi anni in meno di quelli che ha. Il Cervaro invece ha un colore oro antico piuttosto cupo e di anni ne dimostra parecchi.

Al naso dopo che si sono un pò aperti il Cervaro mostra una complessità e profondità superiore, ma anche leggere note ossidative, cosa che Monsanto seppur più “semplice” non ha.

Anche nel sorso ci sono notevoli differenze: Cervaro è pieno, avvolgente ma con scarsa acidità. Monsanto è meno strutturato ma ancora fresco, leggermente sapido.

In conclusione Monsanto ha tenuto decisamente in modo migliore e oggi a distanza di 21 anni, ha una beva invidiabile.

Questione prezzo e blasone: il primo, considerato per anni uno dei migliori vini bianchi italiani ha un prezzo di 3-4 volte l’altro. Fatta anche questa considerazione potete ben capire quale è stato il mio preferito!

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