In piena Val d’Elsa, il Castello di Monsanto è una delle aziende storiche del Chianti Classico. Risalente alla metà del 1700, la proprietà è riconducibile da oltre mezzo secolo e da tre generazioni alla famiglia Bianchi. Proprietario dal 1961 Aldo ha donato il castello per le nozze al figlio Fabrizio ed alla sua consorte Giuliana che iniziarono a ristrutturare i casali circostanti e ad impiantare vigne. La prima bottiglia di Chianti Classico è datata 1962, al 1982 risale la costruzione della impressionante galleria dove avviene l’invecchiamento dei vini. Dal 1996 la direzione dell’azienda è in mano a Laura, figlia di Fabrizio e Giuliana, che porta avanti i principi e l’identità di una famiglia che possiamo considerare rivoluzionaria.
Chardonnay Collezione Fabrizio Bianchi Castello Monsanto 2016
Una particolarità e certamente una delle idee innovative di Fabrizio Bianchi fu proprio quella negli anni ’80 di tentare la vinificazione di un grande bianco. Le uve Chardonnay provengono dalla vigna Valdigallo (3,5 ha ad un’altitudine di circa 350mt, esposizione nord-est). La vinificazione avviene per metà in botti da 5hl e per metà in acciaio, seguono almeno 2 anni di bottiglia. Ne esce un vino intrigante, dal colore giallo paglierino brillante. Al naso emergono da subito profumi di fiori bianchi come il gelsomino, segue un’intensa frutta esotica, banana ed ananas in prevalenza, anche pesca. Al palato i 13,5% si sentono specialmente nella rotondità del sorso ma tutto è ben bilanciato da una grande freschezza e leggera sapidità. Il finale è davvero fine con una bella chiusura su note di camomilla ed agrumi. Vino bianco da invecchiamento, anche ultra-decennale (provare per credere!), nella sua prima gioventù ben abbinabile ad antipasti di pesce, anche crudo (come nel mio caso). Con qualche anno sulle spalle meglio su un primo di pesce mediamente strutturato oppure su un bel pesce al forno.
A mio avviso uno dei bianchi più interessanti tra quelli che provengono dalle colline chiantigiane, sicuramente uno dei miei preferiti. Una grande intuizione di Fabrizio Bianchi che ha ricavato davvero un gioiellino da una terra storicamente votata a Sangiovese & Co.
https://www.castellodimonsanto.it/