Mastrojanni – Montalcino

Siamo nella zona Sud-Est del comune Montalcino, nei pressi di Castelnuovo dell’Abate. Percorrere la strada bianca che porta all’azienda ti fa sentire come all’interno di decine di cartoline: si susseguono viste panoramiche, casolari e vigne del tipico territorio meridionale ilcinese che termina sullo sfondo con i 1700mt del Monte Amiata.

Storia

La storia dell’azienda risale al 1975, quando il territorio versava in forte povertà e solo in pochi avevano iniziato ad intuire l’enorme potenziale a disposizione. Proprio in quell’anno l’avvocato romano Gabriele Mastrojanni acquista i poderi San Pio e Loreto e pianta le prime vigne di Sangiovese scegliendo un sesto di impianto che permettesse il passaggio dei trattori e che avesse una densità piuttosto elevata. Negli anni novanta inizia a seguire l’azienda Antonio, il figlio dell’avvocato a cui si affiancò l’enologo Maurizio Castelli che tutt’ora lavora in azienda. Dal 1992 la gestione è stata affidata ad Andrea Machetti il cui lavoro ha permesso l’espansione di Mastrojanni in Italia e nel Mondo. Dopo alcuni anni dalla scomparsa dell’avvocato e precisamente nel 2008 la proprietà è passata in mano alla famiglia Illy, gruppo che tra l’altro detiene, oltre al famoso caffè, anche il The Dammann di Parigi, il cioccolato Domori di Torino e una partecipazione nella Agrimontana di Cuneo, famosa per le marmellate e la frutta candita. Alla presidenza del gruppo siede Riccardo Illy.

L’azienda dispone di 96 ettari di cui 33 vitati, 17 dei quali a Brunello. I vigneti hanno un età tra gli 8 ed i 41 anni con altitudini che spaziano dai 190 ai 410 metri s.l.m. e con una varietà territoriale incredibile che va dall’argilla, al tufo, all’arenaria ed al ciottolato, donando in generale una spiccata salinità.

Le rese medie non superano mai i 50 quintali per ettaro, quasi la metà di quelle previste dal disciplinare del Brunello di Montalcino (80 quintali). Molto importanti sono le escursioni termiche dovute alla diversa altitudine dei vigneti e molto condizionate dal paesaggio circostante, specialmente dal Monte Amiata.

La visita

Raggiungiamo l’azienda e veniamo accolti da Gabriele Casagrande, sommelier modenese adesso in forza all’azienda ilcinese. Davanti a noi si estende la famosissima Vigna Loreto dalla quale viene prodotto e prende il nome uno dei cru di Brunello. Una vigna spettacolare che declina verso sud con una forte pendenza. Solo alla vista si capisce che da lì viene fuori per forza qualcosa di grandioso!

Entriamo all’interno dell’azienda dove troviamo una meravigliosa sala degustazione che si affaccia direttamente sulla bottaia. Gabriele ci guida all’interno dove proprio in fondo alla bottaia è lasciata scoperta una sezione di roccia. L’utilizzo è praticamente esclusivo di botti grandi, dai 16 ai 54 ettolitri, con la particolarità di alcune botti dalla forma ovale da 25 ettolitri, molto funzionali ed innovative per la permanenza del vino al loro interno. Seguiamo tutto il processo produttivo fino al luogo dove avviene un gesto che da sempre mi ha incuriosito: l’apposizione sulle bottiglie del marchio in cera lacca! Un macchinario fa cadere la cera calda sulla bottiglia e ed uno stampo lascia impresso il marchio. Tutto questo fatto manualmente da due signore squisite, bottiglia per bottiglia, con un ritmo di circa 600 bottiglie al giorno.

È attualmente in costruzione una nuova parte della cantina dove verranno collocate vasche in cemento ed al piano superiore una sala degustazione con una vista a 180 gradi sui vigneti. In fase di ultimazione ma già attivo per alcune parti è il Relais che si trova a pochi passi dall’azienda dove oltre agli appartamenti sarà allestito un ristorante e la piscina. Quello che abbiamo potuto vedere è già davvero meraviglioso. Al termine dei lavori si potrà godere di un’esperienza ancora più completa che consisterà in un’ospitalità a tutto tondo e sopratutto a cinque stelle!

Degustazione:

“San Pio” Rosso Toscana IGT 2015

🍇 Sangiovese 20%, Cabernet Sauvignon 80%

⏳18 mesi in tonneau di rovere francese e botti di piccole dimensioni, 6 mesi in bottiglia

#️⃣ 14.000 bottiglie

Colore rosso rubino intenso, brillante. Al naso risulta da subito complesso, fine ed intenso: frutti rossi, frutti di bosco, mora, mirtillo, ciliegia 🍒 , seguono delicate note di spezie tra cui il chiodo di garofano, il pepe nero, la cannella. Al palato è rotondo, piacevole e beverino, vinoso, fresco e leggermente sapido. Equilibrato grazie ad un tannino davvero morbido. Sul finale, di buona persistente, qualche nota di cioccolato 🍫 fondente e liquirizia.

Rosso di Montalcino DOC 2016

🍇 100% Sangiovese (Brunello)

⏳ 6/7 mesi in botti di rovere Allier da 54 ettolitri, 3 mesi in bottiglia

#️⃣ 40.000 bottiglie

Colore rosso rubino, con riflessi porpora sull’unghia, brillante. Al naso è imbarazzante, in senso positivo, per immediatezza, eleganza e qualità dei profumi. Un rosso davvero straordinario, che avevo già avuto il piacere di assaggiare in anteprima e che trovo ancora migliorato. Evidentissima la ciliegia 🍒 , ma anche piccoli frutti di bosco ed alcune note di vaniglia. Al palato conferma la sua immediatezza risultanti davvero beverino, equilibrato, vinoso. Finale persistente e fine, con una buona sapidità.

Atto a divenire Brunello di Montalcino DOCG 2014

Gabriele ci presenta questa bottiglia non etichettata sfidandoci ad indovinare di quale vino possa trattarsi. Il colore è rubino, con l’unghia che declina su un rubino chiaro. Penso subito ad un Brunello! Avvicino il bicchiere al naso ed emergono sentori fruttati, una frutta leggermente matura, intensa ma che dona una bella freschezza. Passa il tempo e vengono fuori note più complesse di spezie, di erbaceo, di balsamico. Ulteriore conferma! Il palato un po’ mi spiazza: tannino piuttosto morbido e fitto, sapido e fresco, la struttura è piuttosto importante. 2014? 2015? Opto per la secondo trovando un corpo più legato ad un’annata calda e senza grossi problemi. Sbagliato! Brunello 2014! Incredibile come già in questa fase sia così accattivante, ancor più incredibile cosa stanno ottenendo da un’annata davvero difficile. Unica cosa da dire è che sono state utilizzate le uve dei cru aziendali che non verranno prodotti.

Brunello di Montalcino DOCG 2013

🍇 Sangiovese 100% (Brunello)

⏳ 36 mesi in botti di rovere di Allier da 16-33-54 ettolitri, almeno 6 mesi di bottiglia.

#️⃣ 50.000 bottiglie

Uno dei miei preferiti all’anteprima Benvenuto Brunello. Grazie a qualche mese in più di assestamento lo gradisco ancora di più! Il colore è rosso rubino, riflessi che declinano schiarendosi. Naso intrigante, complesso e fine: nota floreale 💐, grande frutto rosso in confettura con spezie che si estendono dalla vaniglia, al pepe, alla liquirizia. Bella nota balsamica. Il palato è pieno, rotondo, fresco e con un tannino deciso che deve per forza distendersi ed ammorbidirsi. Finale lungo con note di caffè ☕️ tostato.

“Vigna Loreto” Brunello di Montalcino DOCG 2013

🍇 Sangiovese 100% (Brunello)

⏳ 36 mesi in botti di rovere di Allier da 16-25-33 ettolitri, 6/8 mesi di bottiglia.

#️⃣ 7.000 bottiglie

Cru aziendale che prende il nome dal Podere Loreto acquistato a suo tempo dall’avvocato Mastrojanni e che deriva dall’omonima vigna adiacente all’azienda. In assoluto uno dei miei preferiti in tutto il panorama ilcinese. Il colore è rosso rubino, intenso e brillante. Wow è la prima cosa che mi viene in mente quando avvicino il naso. Un bouquet di rara eleganza e profondità: in rapida e perfetta successione si susseguono note floreali 💐, di frutti di bosco maturi, prugna in confettura, ciliegia 🍒 , balsamico di eucalipto 🌿, vaniglia, liquirizia, polvere di caffè ☕️ e di cioccolato 🍫 . Il sorso è davvero affascinante per la sua completezza e per il suo equilibrio. Il tannino è fitto e avvolgente, grande freschezza e struttura. Finale lunghissimo e delicato con una nota finale di cioccolato 🍫 amaro e salato.

Spettacolare!

Brunello di Montalcino DOCG 2008

Finale con il botto! Ho avuto la fortuna di partecipare qualche mese fa ad una degustazione di tutti i più grandi Sangiovese toscani proprio di questa annata, considerata al tempo difficile ed imprevedibile. A detta di molti produttori il risultato dopo 10 anni non era assolutamente sperato. Mastrojanni conferma questa tendenza presentando nel bicchiere un Brunello da intenditori. Il colore è ancora brillante, rubino con piccole sfumature granato chiaro. Il naso dimostra una grande freschezza ma non troppa complessità giocando più sul frutto che sei terziari. Il palato è davvero interessante: anche qui grande freschezza, un tannino morbido che può ulteriormente migliorare ed una struttura che ben bilanciato il tutto. Proprio una bella bevuta!

Conclusioni finali:

Inutile aggiungere elogi e proclami su quella che ormai è di diritto una delle aziende più rilevanti di Montalcino. I prodotti parlano da soli e rispecchiano una filosofia purista ed attenta alla vigna che ha portato a determinati risultati e riconoscimenti. Raramente si riscontra questa purezza ed eleganza in una intera linea di prodotti. Doveroso un ringraziamento particolare a Gabriele che ci ha accompagnato in questa esperienza e che ha sapientemente guidato una fantastica degustazione. Ultima citazione ma non per importanza, Valentina Di Carlo, grande esperta di vini ed in particolare di questo territorio, che ci ha messi in contatto con l’azienda.

È stato un vero piacere.

http://www.mastrojanni.com/home.php?lang=en

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