Ferrari – Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Rosé – Trento DOC – 2007

🍇 65% Pinot Nero (metà vinificato in rosato e metà Blanc de Noirs), 35% Chardonnay

⏳ 11 anni sui lieviti

🧪 Extra Brut (1,5 g/l)

🍾 Sboccatura 2019

🌡 12,5% Vol.

#️⃣ 9.000 bottiglie

Dopo un monumentale 2006, così lo avevo definito oltre un anno e mezzo fa, l’attesa per la 2007 era diventata per me spasmodica. Ne faccio un primo incontro alla presentazione della Guida Ristoranti e Vini d’Italia 2020 de L’Espresso tenutasi a Firenze ad Ottobre 2019. Vi dico la sincera verità: quell’assaggio mi lasciò un pò interdetto, non un parente stretto della 2006, bensì un “congiunto” visto la moda del momento sull’utilizzo di questo termine. Mai fermarsi alle prime impressioni, così qualche mese fa decido di assaggiarlo nuovamente a circa un anno di distanza. Beh bisogna saper tornare sui propri passi e riconoscere che il tempo in bottiglia ha assolutamente giovato a quel vino che mi sembrò straordinario, ma non monumentale come suo fratello maggiore. Annata caratterizzata da una raccolta anticipata, un 5% in più di Chardonnay ed una tiratura quasi raddoppiata. Era solo questione di tempo e lo dico candidamente, sarebbe da attendere ancora un bel pò per trovare la massima espressione di questa bottiglia. Il colore è un corallo lucente con sfumature ramate, leggermente meno carico della precedente versione. Il perlage è vivace, finissimo e di grandissima persistenza. Al naso gioca meno sulla maturità del frutto e più su note terziarie, veramente intriganti: erbe officinali, balsamiche, polvere di caffè e liquirizia. L’ingresso di bocca è una carezza con un piacevole solletico dato dalla bollicina. Subentra poi la tagliente spinta acida, minerale e leggermente sapida. Sul finale si affaccia quel frutto che al naso sembrava offuscato da altri sentori: scorza di agrumi, piccoli frutti di bosco ed una ventata di aria di montagna con i suoi prati e fiori di campo. Rosé che per me non trova confronti in Italia, ora attendiamo una 2008 che di premesse per essere stratosferica ne ha moltissime.

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